Peter Pan
Questa sera Giovanni mi ha chiesto se lui morirà mai, ed io gli ho detto di sì …. Gli ho detto la verità, che tutti moriamo. Giovanni è scoppiato a piangere disperato dicendomi che non vuole morire mai, sembra disperato al pensiero di morire e non rinascere più. Cosa ho combinato? Sono stata io a dirgli che moriamo tutti, e poi cerco ancora di spiegarmi. Tutti noi prima siamo bambini, poi adulti e vecchietti e poi moriamo, ma voi bambini avete ancora tantissimi anni da vivere. Cerco di quantificare il tempo, dicendo quante cose bellissime dovranno ancora accadere nelle loro vite. Giovanni però non vuole crescere, e mi chiede cosa deve mangiare per rimanere un bambino per sempre, nel frattempo continua a singhiozzare… Mi chiede se posso pensare ad una soluzione, trovare qualcosa che possa mangiare per non crescere mai. Tilly suggerisce una risposta, magari possono smettere di mangiare così non crescono più.
Proprio così, Giovanni ha paura di invecchiare, e morire; lui vuole rimanere bambino per sempre, e non gli interessa di poter crescere e della possibilità di comprare una macchina o un computer tutti suoi… non lo biasimo, sono aspirazioni un po’ futili.
Mi spezza il cuore ed ho le lacrime agli occhi nel vedere come Giovanni non vuole che nulla cambi, andiamo avanti nel discorso, lui vuole continuare ad abbracciarmi tutte le sere prima di andare a letto e sapere che io sarò lì per lui ora e per sempre, e che lui potrà continuare a giocare come sanno fare solo i bambini. Con molta calma cerco di spiegare cosa è la morte e cosa succede dopo che moriamo. Mi viene l’idea del paradiso, ed inizio a raccontare che esiste un posto pieno di angeli dove andiamo tutti quanti quando moriamo. Questo posto è pieno di divertimenti ed è lassù nel cielo, e possiamo volare anche noi! Scatta la domanda di chiarimento da parte di Giovanni, ma ci sono le scuole in paradiso mamma? No amore mio, non ci sono le scuole perché quando arrivi lassù sei già andato a scuola. Ed ecco che scoppia la felicità di Giovanni, che alla fine di tutto morire non è così terribile perché non dovrà più andare a scuola, e stare seduto per ore ad imparare cose che non gli interessano proprio… il sorriso è tornato a splendere sul suo volto meraviglioso, ed io mi sento un po’ meglio come mamma. Ho provato a raccontare la verità ma è troppo triste da digerire per un bambino di cinque anni, quasi sei.
Amore mio, forse non sarai mai bravo a scuola, ma sarai sempre il bambino più dolce del mondo, ed io farò di tutto per poterti sempre regalare questi abbracci notturni.
Per Tilly la storia che non esistono scuole in paradiso non ha funzionato, a lei non dispiace andare a scuola, era più preoccupata per il cibo che viene servito 🤣